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Il circuito, i precedenti e i record. L’IndyCar è in pista questo week end per il terzo appuntamento stagionale. Il calendario propone un vero e proprio “must”: il “Toyota Grand Prix of Long Beach”, giunto alla sua edizione numero 38. Long Beach, città della California situata nella parte meridionale della contea di Los Angeles e bagnata dall’Oceano Pacifico, ha ospitato negli anni prima la Formula 5000, poi la la F1 (dal 1976 al 1983), quindi la Cart/Champ Car (dal 1984 al 2008), infine l’Indycar (dal 2009 in poi).
Il circuito è un cittadino ricavato principalmente dalle strade che circondano il Long Beach Convention Center: caratteristico soprattutto l’ultimo settore con il tornantino finale che immette sul famoso “rettilineo curvilineo”. (altro…)

BRABHAM BT 52 1983…non posso negare che sia la mia auto di F1 preferita.

Cliccate sulla foto per ingrandire. Se avete qualche richiesta di qualche cutaway fateci sapere…vediamo se riusciamo a rintracciarlo.

By Girogio Piola

C’era un tempo in cui la F1 non era carbonio,kers,drs,vie di fuga aeroportuali,hospitality da mille una notte. C’era una F1 fatta di rivetti che tenevano fissati pannelli in alluminio, di caschi simpson,di balaclave e sottocaschi, di cambi manuali, di minigonne, di gomme posteriori larghissime e di piloti con le contropalle. Questo è un ducumentario sulla stagione 1979. La griglia era piena di piloti dai nomi importanti: Scheckter,Villeneuve,Andretti,Reutmann,Laffite,Depailler,Hunt,Regazzoni,Jones,Jabouille,Arnoux,Pironi,Lauda,Piquet e chi più ne ha, più ne metta.Tra i team c’erano la Ferrari,Ligier,Williams,Renault,Wolf,Brabham,Tyrrell,Alfaromeo e molti altri.

Insomma tutti gli ingredienti per rivedere questo bel documentario su di una stagione fantastica con auto bellissime: il 1979

parte1:

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Un giovane Jacques Villeneuve assaggia la Ferrari T3 del padre Gilles e Piquet manda segnali da bravo figliolo a casa 🙂

La FIA ha deciso la zona di attivazione del DRS per il gp di Ungheria

Noi nostalgici puri rimpiangiamo periodi in cui vetture e piloti per fare sorpassi non avevano bisogno di aiuti esterni decisi a tavolino dalla FIA…Proprio in Ungheria, nel 1986 accadeva questo…

“Fu come fare un looping con un boing 747” Jackie Stewart sul sorpasso di Piquet

IL BANCO VINCE

Pubblicato: 8 ottobre 2010 da @RTURCATO83 in formula 1
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Per capire come girano le cose in Ferrari sotto la voce Massa,senza andare molto lontani con la fantasia, basta guardare le gare in tv e vedere chi in quasi ogni gara è seduto all’interno dei box…un certo signore di mezza età (e forse oltre) che è il capo del Banco Santander…principale sponsor della scuderia e colui che ha voluto il buon Fernando in squadra.A sentire le parole profetiche di questa settimana di Montezzemolo (aspettiamocele decantate da Mazzoni in telecronaca poi), Massa dovrebbe impegnarsi di più e cercare di portare acqua al mulino della rossa…e ad Alonso…adirittura in Italia c’è chi spera in una vittoria di Felipe in Brasile, ma solo per la causa di Fernando stesso.

Eppure Massa dal suo status,purtoppo, di secondo pilota effettivo non sta facendo affatto male…in Germania era primo e poi sappiamo tutti com’è andata, in Belgio, mentre Alonso spalmava la monoposto lungo la pista lui ha portato punti, a Monza se Massa fosse stato un paio di decimi più veloci sarebbe stato veloce quanto Alonso, ma qualcuno in Ferrari forse non avrebbe gradito un’altra Hockenheim…quindi meglio terzo e dietro a Button. A Singapore poi partito ultimo, essere riuscito a portare punti è stato un grande risultato.

Di questi giorni poi le dichiarazioni di Alonso sul fatto che lui riesce a vincere anche senza Massa…eppure era lui in Germania che si lamentava e non riusciva a passare Felipe…oppure si è dimenticato? O non ne sapeva niente dell’ordine dato a Felipe?…Come non sapeva nulla tra l’altro dello Spygate e del crashgate…guarda caso c’è sempra Nando di mezzo.

Forse c’è del malumore all’interno del team…dopo la Germania specialmente, il sorriso di Massa sembra essere sparito e mi sento di dire che sono molto vicino a Felipe, anzi spero un giorno abbia la forza di lasciare il rosso che lo circonda quando è seduto nell’abitacolo…per provare a vincere in altri ambienti…per provare a noi e a lui, che, proprio come dice lui, non è un altro Barrichello alla guida della macchina rossa…tanto Felipe i Tifosi (un certo telecronista in primis) che ora osannano Alonso, si son dimenticati di quando spiava i dati Ferrari alla Mclaren o di quando con il caso crashgate (il crash volontario di Piquet su Renault a Singapore 2008 per far vincere Fernando ) entrò in pista la safety car e da li nacque il pit stop disastroso e la perdita del tuo titolo mondiale 2008…hanno la memoria corta e non lo meriti.