Sprint Cup – Clint Bowyer resta a secco a due giri dal termine, Tony Stewart vince per la seconda volta

Pubblicato: 26 settembre 2011 da Giannazzo in nascar
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Credit: Justin Edmonds/Getty Images for NASCAR

In un finale che ha ricordato moltissimo quello del 2010, ma a parti invertite, Tony Stewart si è aggiudicato la Sylvania 300 a Loudon, New  Hampshire, scavalcando a due giri dalla fine Clint Bowyer, rimasto senza benzina come diversi altri piloti e balzando in vetta alla classifica Generale.

Stewart ha vinto la seconda gara consecutiva nella Chase For The Cup, la seconda anche nel 2011, la 41esima in carriera su 456 presenze in Sprint Cup e la terza a New Hampshire. Era dal 2008, quando ci riuscì Greg Biffle, che un pilota non vinceva le due prove iniziali della Chase.

Disputatasi davanti ad un pubblico di 95.000 spettatori, La Sylvania 300 è stata caratterizzata, come la gara della Truck Series, da poche bandiere gialle, appena 3 per un totale di 14 giri, ma ha visto alternarsi al comando ben 15 piloti, per un totale di 19 avvicendamenti in prima posizione.

Se nelle primissime fasi di gara è stato Ryan Newman a dettare il passo, conducendo i primi 62 giri, successivamente hanno mostrato un ottimo passo anche Kasey Kahne e Jeff Gordon, quest’ultimo auto del maggior numero di tornate al comando (78), mentre piloti come Mark Martin e Juan Pablo Montoya hanno approfittato della gialla del giro 87 per riportarsi nelle prime posizioni, non fermandosi ai box. Martin in particolare è stato a comando ben 35 giri prima di cedere il passo a Kasey Kahne.

Credit: Jerry Markland/Getty Images for NASCAR

La bandiera gialla del giro 156 ha lasciato solo quattro vetture a pieni giri, quelle di Jeff Gordon, Kasey Kahne, Mark Martin e David Ragan, che hanno potuto così posizionarsi strategicamente per effettuare solo un’altra sosta, mentre gli avversari si sono visti obbligati a restare in pista per riguadagnare il giro perso e approfittando della gialla del giro 173, l’ultima, sventolata a causa di un contatto tra Carl Edwards e Matt Kenseth che ha mandato in testacoda quest’ultimo, hanno adeguato la propria tattica.

Da quel punto in poi la gara è proseguita tutta in bandiera verde fino al traguardo e ha visto un ciclo di soste ai box quando mancavano poco più di 70 tornate alla conclusione, che ha posto le basi per un atro finale all’ultima goccia di carburante. Chi ha fatto maggiormente le spese della situazione è stato Jeff Gordon, che a causa di un problema al rifornimento non ha potuto spingere a fondo nel run finale, mentre Clint Bowyer si è ritrovato in testa.

La Chevrolet Impala #33 ha macinato giri in testa sperando in una gialla nelle ultimissime battute che non è arrivata. Bowyer è rimasto a secco quando mancavano due tornate alla fine e Tony Stewart, sornione in seconda posizione per tutto il run finale, ha potuto tagliare il traguardo con 7.2 secondi di vantaggio su un ottimo Brad Keselowski. Al terzo posto si è piazzato Greg Biffle, che ha finito il carburante nel corso dell’ultimo giro ma è riuscito a difendersi dal ritorno di Jeff Gordon. Alle spalle dei due hanno concluso Brian Vickers, Matt Kenseth, David Ragan, Carl Edwards, Juan Pablo Montoya e Regan Smith.

Credit: Geoff Burke/Getty Images for NASCAR

La gara di Loudon si è rivelata un tranello per diversi contendenti al titolo: Ryan Newman è rimasto vittima di una foratura all’anteriore destra, così come Dale Earnhardt Jr, che imputato il problema ad un camber eccessivo, mentre Kyle Busch e Jimmie Johnson sono rimasti invischiati nella lotta fuori dalla top-10 e hanno avuto uno “scambio di convenevoli” in pista piuttosto accesso. Busch ha chiuso 11esimo, davanti ad Harvick, mentre Johnson è scivolato in 18esima piazza. Denny Hamlin è rimasto senza benzina e può definitivamente dire addio alle proprie speranze.

Kurt Busch, la cui vettura ha addirittura fallito un’ispezione tecnica prima della gara e ha dovuto subire delle modifiche che sono terminate insieme all’inno nazionale, ha lottato con la propria Dodge per tutta la gara ed ha rimediato un 22esimo posto.

“Quando si parla di inerzia, la macchina non sa cosa voglia dire” ha detto Stewart, conscio del fatto che le prossime piste potrebbero non essere favorevoli. “Conosce quello che ci metti dentro, sa come la guidi. Non sa nulla di statistiche, sa solo quello che le dai. L’inerzia ha a che fare con le persone. Non riguarda solo le prime due gare della Chase, ha a che fare anche con le settimane che le hanno precedute. Non finiamo fuori dai primi 7 da quattro settimane. E’ grandioso per noi, per i nostri ragazzi.Fino alla Chase abbiamo avuto una di quelle stagioni in cui non siamo riusciti a fare niente di giusto. Non siamo riusciti a fare il salto di qualità.  Non siamo riusciti a contrastare la sfortuna. Sembrava che tutte le settimane dovesse succedere qualcosa che ci obbligasse a rimontare tutto il giorno. Spero e prego che la sfortuna sia passata e che le cose funzionino nelle prossime settimane”.

Quando mancano 8 gare alla fine, Tony Stewart passa al comando della classifica generale, con sette lunghezze di vantaggio su Kevin Harvick, 11 su Brad Keselowski, 14 su Carl Edwards, 23 su Jeff Gordon, 26 su Kyle Busch, Matt Kenseth e Dale Earnhardt Jr., 28 su Kurt Busch, 29 su Jimmie Johnson, 34 su Ryan Newman e 66 su Denny Hamlin.

Il primo dei piloti fuori dalla Chase è Clint Bowyer, che precede di 3 punti Greg Biffle.

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Classifica finale della Sylvania 300

Classifica della Chase For The Cup aggiornata

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