Mike Helton risponde alle domande dei giornalisti durante la conferenza di Charlotte. Fonte nascarmedia.com
Nella notte a Charlotte NC c’è stata la conferenza stampa che ha ufficializzato le novità regolamentari introdotte dalla NASCAR per i campionati del 2011. Nel disperato tentativo di riacciuffare il filo che aveva fatto crescere in maniera esponenziale spettatori e telespettatori nei primi anni duemila, o quantomeno di non perdere ulteriori fette di quella fanbase tipica del sud-est degli Stati Uniti, che ha sempre fatto la fortuna delle gare per le stock car, gli organizzatori hanno puntato la barca in direzione della “semplificazione”.
Due gli interventi specifici: classifiche basate su punteggi più comprensibili e ritocco dei meccanismi per l’accesso alla Chase for The Cup, la fase finale del campionato. L’ennesima zappa sui piedi? Sì e no…
Direi che, almeno per quanto riguarda i punteggi il bersaglio è stato centrato o quantomeno le novità introdotte presentano degli aspetti piuttosto interessanti.
Chiunque segua un minimo la NASCAR sa che i punteggi erano un vero e proprio incubo, tanto che per avere un’idea della classifica aggiornata durante le gare erano necessarie le sovraimpressioni della rete televisiva, altrimenti ciccia.
Dal 2011 invece i piloti riceveranno punteggi a scalare da 43 a 1 (l’ultimo prenderà un punto) a seconda della posizione di arrivo (da 43 a 8 per i 36 piloti della Truck Series), più 3 punti di bonus per il vincitore, 1 punto per chi conduce almeno un giro in testa e 1 punto per chi ne conduce di più durante la gara. In questo modo il vincitore avrà un bottino tra i 47 e i 48 punti, il secondo arrivato oscillerà tra 42 e 44 punti ma soprattutto ci sarà una corrispondenza evidente tra la posizione in pista e quella in pista: se un pilota è due punti indietro in classifica dovrà arrivare due posizioni davanti al rivale in gara per pareggiare, se è tre punti indietro dovrà arrivare tre posizioni davanti e così via. Questo sistema consentirà una maggior comprensione al pubblico, soprattutto nelle gare a ridosso della fine della regular season, quando ogni posizione in pista conterà per l’accesso alla Chase. I punti bonus avranno anch’essi una corrispondenza diretta con le posizioni in pista: fare un giro in testa sarà come guadagnare una posizione al traguardo.
il nuovo sistema di punteggio, fonte nascarmedia.com
Molti sostengono che con il nuovo sistema si premierà troppo la costanza rispetto alle vittorie ma in fondo è sempre stata la “consistency” a fare i campioni nel lunghissimo calendario delle stock-car americane. La decisione per il 2011 ha quindi un senso sulla strada scelta dagli organizzatori: trasformare le prime 26 gare in un cammino di regolarità verso i playoff, dove ogni posizione, ogni soprasso, ogni sportellata, pesano come un macigno. Il possibile disinteresse per le vittorie in regular season verrebbe controbilanciato dalle nuove regole per l’accesso alla Chase, che restringendo il campo a 10 piloti sicuri dovrebbero rendere molto pesanti i punti bonus per la vittoria. Io però seguirei il consiglio di Bruton Smith e aggiungerei un maggior premio in denaro per il vincitore, per movimentare la competizione nei singoli eventi.
Venendo alla Chase for the Cup, ci aspettavamo un bel cambio regolamentare salva-Junior e invece ne abbiamo avuto uno salva-McMurray! Il problema che si è tentato di risolvere è quello di aver visto il pilota di Ganassi escluso dai playoff pur avendo vinto 3 gare, tutte belle pesanti, una cosa poco comprensibile per il pubblico. Saranno ammessi, come detto, i primi dieci piloti della classifica, con l’aggiunta di altri due, quelli fuori dalla top ten con il maggior numero di vittorie. Fin qui tutto bene, poi però ale cose si complicano: i due dovranno essere comunque nella top 20 della generale (per evitare squadre che fanno sfracelli in 4 gare e poi svaniscono) e non riceveranno punti bonus per le vittorie quando il ranking verrà riordinato a settembre.
il nuovo sistema di seeding per i playoff, fonte nascarmedia.com
A pensarci bene potrebbe anche essere un sistema più equo, ma è sicuramente un passo indietro rispetto alla regola limpida valsa finora: sei nei primi 12? sei dentro. Sei tredicesimo? sei fuori. Io avrei aspettato di vedere come vanno i nuovi punteggi prima di introdurre questa variante.
Personalmente l’idea dei playoff negli sport motoristici non mi è mai piaciuta e trovo che la Chase sia più che altro un disperato tentativo di mantenere un livello di audience innaturale, creando artificiosamente dei momenti di pathos che smettono di essere tali quando capitano per regolamento. Per fortuna abbiamo scansato le eliminazioni forzate durante la Chase di cui si era vociferato: un conto è avere un campionato che si risolve all’ultima gara perché così hanno voluto gli eventi e un altro è avere un campionato che si risolve all’ultima gara per regolamento.
Un’ultima, piacevole novità è la revisione del sistema delle qualifiche. Finalmente abbiamo finito con le estrazioni e le griglie determinate dalla classifica di campionato: l’ordine di uscita delle qualifiche sarà determinato dalle prove libere e in caso di pioggia lo schieramento sarà determinato dai risultati delle libere. Decisamente più equo, soprattutto per i piloti che non hanno il posto garantito dalla classifica degli owners.
E tra una ventina di giorni si riparte!
Stay tuned 🙂