IndyCar, La “telenovela” del superpremio di Las Vegas.

Pubblicato: 5 ottobre 2011 da peppe1981 in Indycar
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immagine tratta dal sito indycar.com

Prende sempre più i contorni dell’ occasione persa la vicenda del superpremio di 5 milioni di dollari associato alla “IZOD IndyCar World Championship Presented by Honda”, nome ufficiale dell’ultima gara 2011 dell’IndyCar,che si svolgerà domenica 16 ottobre in quel di Las Vegas.
Alla stesura del calendario stagionale gli organizzatori avevano avuto l’idea molto interessante di rendere ancor più avvincente l’epilogo del campionato (che anche quest’anno rispetterà la tradizione che dal 2006 vede il titolo decidersi sempre all’ultimo appuntamento) creando un evento speciale: una gara su ovale (esclusa dalla classifica specifica che assegna il trofeo A.J. Foyt come a ribadire il carattere di sfida a sè stante) da svolgersi in quella che è universalmente riconosciuta come la capitale del gioco d’azzardo,Las Vegas appunto, mettendo a disposizione il favoloso jackpot di 5 milioni di dollari per il pilota non regular del campionato che fosse riuscito a vincere la gara.
La mossa era stata evidentemente pensata per attirare piloti celebri di altre serie,gente come Zanardi,Pastrana,Hornish,Montoya, o altre stelle della Nascar (quel fine settimana non impegnate di domenica visto che corrono di sabato a Charlotte) e perfino qualche ex-F1 desideroso di ritornare in pista (Villenevue,Raikkonen,….):una presenza chiaramente occasionale,ma di sicuro appeal sportivo e mediatico,che avrebbe sicuramente aggiunto interesse e attesa nei confronti di un campionato in crescita che ambiziosamente vuole tornare ai fasti della vecchia Cart,prima che la scissione e la crescita esponenziale della Nascar le sottraessero importanza e seguito.
Col passare dei mesi quelle premesse sono state disattese,il coinvolgimento di piloti extra-campionato nella gara di Las Vegas si è risolto in voci che sono rimaste solo tali non giungendo a niente di concreto e gli organizzatori,con una serie di cambiamenti successivi,hanno di fatto completamente stravolto il progetto originario.
Nonostante la presenza, tra i 34 piloti annunciati in pista, di altri piloti non regular (cioè di piloti che non hanno corso l’intera stagione,ma che si sono limitati a partecipare solo ad una o due gare),l’unico driver che è stato designato per concorrere all’assegnazione del superpremio è Dan Wheldon: vincendo la gara,però, all’inglese andrebbe solo la metà del premio essendo la restante parte assegnata per estrazione ad un fortunato spettatore (mossa evidentemente finalizzata ad attrarre pubblico sulle tribune,che,per esempio,nell’ultima gara del Kentucky apparivano desolatamente vuote nonostante il grande spettacolo in pista e l’avvincente incertezza nel campionato).
Un’evoluzione del programma originario che,di fatto, sembra un passo indietro,con nessuna stella di altre categorie del motorsport in gara e solo un pilota a giocarsi,eventualmente,la sfida del jackpot.
Ma non contenti gli organizzatori nei giorni scorsi hanno introdotto due novità peggiorando, a mio avviso, ulteriormente la situazione.
In primo luogo non solo Wheldon sarà l’unico pilota in gara per il superpremio,ma sarà pure costretto a partire per regolamento dalla 34esima ed ultima posizione, rendendo,quindi,le sue possibilità di vittoria molto inferiori.
Gli organizzatori,però, non si sono accontentati di cercare di far si che l’assegnazione del superpremio sia il più remota possibile,infatti pure nel caso in cui ciò accada hanno cercato risparmiare un bel pò di dollari.
Con una postilletta (visibile in calce all’immagine proposta in alto), si informa che il premio di 2.5 milioni di dollari eventualmente spettante al fortunato spettatore,gli sarà corrisposto non in soluzione immediata,ma addirittura con un pagamento quarantennale(!).
Tra l’altro (e qui stà il forte risparmio per gli organizzatori) gli stessi si limiteranno in quel caso a corrispondere al vincitore una rata annuale che è il semplice risultato della divisione per 40 della vincita (2.5 milioni diviso 40 fa proprio 62.500 dollari all’anno come indicato nella foto-locandina),senza prevedere il pagamento di interessi o riconoscere rivalutazione monetaria dovuta all’inflazione nel frattempo intercorsa.
Senza addentrarci troppo in tecnicismi da metematica finanziaria risulta intuitivo che per il creditore (nel nostro caso il fortunato vincitore) disporre oggi di 2.5 milioni è meglio che ottenerli dilazionati in 40 anni (peraltro senza ricevere interessi e senza recuperare la perdita di valore reale dovuta all’inflazione): in altre parole-direbbero i tecnici- il valore attuale della vincita è di fatto molto inferiore ai 2.5 milioni (per avere una idea di massima,volendo rimanere bassi e perciò considerando un tasso d’inflazione del 2% e un tasso di interesse del 3.5%, parliamo di un buon 20% in meno, e quindi di un bel risparmio per gli organizzatori).
Detto questo, fossi il fortunato vincitore non farei fatica ad “accontentarmi” di un win for life del genere!

commenti
  1. depaillerontyrrellp34 ha detto:

    gran bel pezzo…io mi accontenterei anche della rata mensile… ;-D

  2. Alexio ha detto:

    Immagino le polemiche se all’ultimo pit sbagliano il rifornimento o un altro pilota rifila una ruotata a Wheldon mentre è primo…

    • peppe1981 ha detto:

      non solo,alexio,dato che a las vegas oltre al superpremio c’è soprattutto in ballo il titolo e ci saranno ben 34 piloti al via gli “incroci pericolosi” sono molteplici: pensiamo ad un dan wheldon secondo,che allettato dal jackpot,arrischia un sorpasso azzardato su uno dei contendenti al titolo e lo butta fuori facendogli perdere il campionato,non oso pensare le polemiche,visto poi che il penalizzato in quel caso sarebbe un pilota di uno dei team politicamente ed economicamente più influenti (penske o ganassi che,fatte le debite proporzioni,sono un pò la ferrari e la mc laren dell’indycar).
      Già nel kentucky Power ha visto compromessa una possibile vittoria e la leadership del campionato da un contatto con Ana Beatriz,figuriamoci poi con 34 vetture in pista in un ovale di 1.5 miglia!
      Soprattutto se pensiamo che in gara torneranno personaggi del calibro di paul tracy (che di cappellate in carriera ne ha combinate parecchie)!

  3. marcostraz ha detto:

    Comunque 62.500 dollari all’anno non mi sembrano male…

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