Posts contrassegnato dai tag ‘jack roush’

credits: getty Images for NASCAR

Al Kansas Speedway va in scena un’altro test su avale da 1,5 miglia, in cui i grandi favoriti sono nuovamente Jimmie Johnson e Greg Biffle e sarà interessante capire se Tony Stewart avrà risolto i problemi riscontrati in Texas.

La partenza della STP 400 è fissata per le 19 italiane di domenica e i piloti dovranno percorrere una distanza di 400,5 miglia, pari a 267 giri.

IL CIRCUITO

Il Kansas Speedway, sede dell’ottava tappa della Sprint Cup 2012, sorge una quindicina di miglia a ovest di Kansas City, città divisa tra lo stato in cui Wyatt Earp forgiò la sua reputazione e il Missouri.

Costruito a partire dal 1999 ad opera della Turner Construction, su progetto della HNTB (stessa firma del Chicagoland Speedway, tracciato dalle caratteristiche molto simili), questo ovale da 1,5 miglia ha la classica forma a D del “Cookie Cutter”, lo stampino per i biscotti. Le curve hanno un’inclinazione di 15 gradi. Il rettilineo principale, in pratica una semicurva lunga 2685 piedi, è inclinato di 10,4 gradi, mentre il backstretch, anch’esso leggermente curvo, ha un banking di 5 gradi e una lunghezza di 2207 piedi. (altro…)

credits: Getty Images For NASCAR

La stagione 2012 di Greg Biffle è indubbiamente cominciata nel migliore dei modi e il 42enne di Vancouver, nello stato di Washington, si trova, forse per la prima volta dal 2005, anno in cui chiuse il campionato al secondo posto, 35 punti dietro Tony Stewart, nello stato di forma ideale per centrare un titolo che metterebbe il suo nome nel libro dei record.

Nessun pilota ha mai vinto i campionati di Truck Series, Nationwide Series e Sprint Cup e Biffle, che nei trucks ha vinto nel 2000 e in Nationwide si è imposto nel 2001, è l’unico, almeno fino a quando Austin Dillon non dovesse aggiudicarsi la serie cadetta, a poter puntare a questo storico record. (altro…)

credit: Getty Images for NASCAR

La terza tappa della Sprint Cup costituisce la prima verifica del potenziale dei team su ovali da 1.5 miglia, che rappresentano una fetta consistente del calendario e una tipologia di circuiti in cui è necessario eccellere se si vuole puntare alla vittoria in campionato.

Il Circuito

Situato alla periferia nord-orientale della città del gioco, il Las Vegas Motor Speedway, aperto nel 1996, è un classico tracciato da 1.5 miglia dalla forma a “cookie cutter”, con il rettilineo principale ad arco, lungo 2275 piedi ed il backstretch, stavolta rettilineo, lungo 1572 piedi. Il banking, in seguito ad un lavoro di ristrutturazione avvenuto nel 2006, il banking è progressivo ed è intorno ai 20 gradi. (altro…)

Dopo la chiusura del Kevin Harvick Inc, la Chevrolet Impala #2 è passata al Richard Childress Racing, che ha confermato Elliott Sadler per puntare al titolo della Nationwide Series nel 2012.

Per Sadler si prospetta un’occasione d’oro, dopo il secondo posto nella generale conquistato lo scorso anno. Il 36enne di Emporia, Virginia, è stato sconfitto da Ricky Stenhouse Jr. per 45 punti, dopo aver accumulato 12 top-5, 24 top-10 ed un driver rating di 100,3, e verosimilmente dovrà vedersela nuovamente con l’alfiere di casa Roush Fenway Racing, sebbene ancora non ci sia stato un annuncio ufficiale da parte di Jack Roush in merito ai programmi del campione in carica.  (altro…)

Jared C. Tilton/Getty Images for NASCAR

Dopo essere stato tra i pretendenti per il volante della Dodge Charger #22 del Penske Racing e della Ford Fusion #43 del Richard Petty Motorsports, David Ragan ha raggiunto un accordo con il Front Row Motorsports di Bob Jenkins per guidare la Ford Fusion #34 in tutte le gare della Sprint Cup 2012.

A fare le spese dell’ingaggio di Ragan è Travis Kvapil, rimasto senza un sedile, mentre David Gilliland, che ha portato la #34 nei top-35 della classifica owners, è stato riconfermato, ma piloterà la vettura #38 ex-Kvapil. (altro…)

Credit: Jason Smith/Getty Images for NASCAR

In un finale clamoroso Ricky Stenhouse Jr. si è aggiudicato la U.S. Cellular 250, 22esima gara del calendario della Nationwide Series, conquistando così la sua seconda vittoria del 2011 e replicando il successo ottenuto sul tracciato di Newton il 22 maggio scorso.

Nel corso dell’ultima tornata Stenhouse, che poteva vantare una manciata di decimi di secondo di vantaggio sul compagno di squadra Carl Edwards, ha rotto il motore mentre percorreva curva 4, disperdendo olio in pista. Edwards a quel punto ha cercato di sterzare per evitare la Ford Mustang #6, ma le ruote anteriori della sua stock-car sono scivolate sull’olio appena lasciato da Stenhouse, mandando la Ford #60 dritta nel posteriore della #6, che ha così tagliato il traguardo in prima posizione. (altro…)

Harvick festeggia l'ennesimo successo da "The Closer", ustin Edmonds/Getty Images for NASCAR

Kevin Harvick tiene fede al suo soprannome anche a Charlotte, conquistando in extremis la Coca Cola 600, che passerà alla storia come la gara NASCAR più lunga i sempre, grazie al finale in regime di green-white-checkered che ha aggiunto due giri ai 400 canonici. “The Closer” ha acciuffato la terza vittoria stagionale scavalcando sul rettilineo finale Dale Earnhardt Jr., rimasto a secco proprio all’ultima curva dell’ultimo giro e mai così vicino a interrompere una striscia negativa che invece sale a 105 gare. Per il portacolori del Richard Childress Racing si tratta di un risultato ottenuto ancora una volta in una situazione sfavorevole, conducendo soltanto due giri al comando sui 400 complessivi.

La 600 miglia del North Carolina si è svolta con una prima parte dominata principalmente da Edwards e Kenseth, con l’inserimento per una ventina di giri di un Denny Hamlin consistente. Intorno al giro è cominciata una sequenza di 7 gialle (14 quelle totali) piuttosto ravvicinate, che ha impedito al lotto dei concorrenti di sgranarsi fino al giro 310. Da quel momento la risalita delle Ford, quelle di Kenseth e Biffle soprattutto, è stata inesorabile e ha trovato opposizione soprattutto in Jeff Gordon e Kasey Kahne. Al giro 344 la gialla causata da Kyle Busch ha mandato tutti ai box per quella che poteva essere l’ultima sosta della serata, sebbene un po’ stiracchiata dal punto di vista dei consumi, e la gara è ripartita con Gordon a condurre, scavalcato subito da Biffle. La Ford #16 del Roush Fenway Racing è rimasta al comando fino alle battute finale, quando in molti hanno risentito proprio dei consumi e sono stati costretti a fermarsi per un rabbocco.

Newman, Martin e Gilliland messi KO da un incidente al giro 301, Jerry Markland/Getty Images for NASCAR

A quel punto, quattro giri dalla bandiera a scacchi, è arrivata provvidenziale una gialla causata dal cedimento del motore della #48 di Jimmie Johnson, che stava rimontando dopo una penalità rimediata ai box, che ha messo le basi per un finale in green-white-checkered. Kahne, Hamlin, Earnhardt e Harvick non sono rientrati ai box, scommettendo in pratica su un unico tentativo di finire la corsa, e hanno cercato in ogni modo di risparmiare benzina. Harvick ha addirittura trovato l’aiuto del compagno di team Paul Menard, che lo ha spinto, in regime di gialla, per consentirgli di spegnere il motore e risparmiare un minimo di benzina.

La mossa si è rivelata determinante, perché i rallenamenti avvenuti al restart hanno causato il caos nelle retrovie del gruppo, caos di cui ha fatto le spese soprattutto Jeff Burton, ma non l’uscita di un’altra bandiera gialla.

Dale Earnhardt Jr. sembrava involato, tra le grida del pubblico, a cogliere la vittoria, quando è rimasto a secco in curva 4. Harvick ne ha approfittato per piombare per primo sotto la bandiera a scacchi, seguito da Ragan, dal redivivo Joey Logano, da Kurt Busch e da un ottimo AJ Allmendinger. Ambrose, Earnhardt, Smith, Reutimann ed Hamlin hanno completato la top-10

In classifica Carl Edwards conserva 36 lunghezze di vantaggio su Harvick, che ha scavalcato Johnson al secondo posto. Al quarto posto resta Dale Jr, mentre scende di due posizioni Kyle Busch, ora quinto, seguito da Kenseth, Bowyer, Stewart e Newman. Si accorcia la classifca fuori dalla top-10, con Biffle a soli 10 punti dalla zona Chase ed Hamlin 4 punti più indietro.

Pit stop per la crew della #29 a Charlotte, ohn Harrelson/Getty Images for NASCAR

Cosa abbiamo visto a Charlotte

Richard Childress Racing – per quel bicchiere di benzina che gli ha consentito di scavalcare Dale Earnhardt Jr. nel finale, Kevin Harvick deve ringraziare soprattutto Paul Menard, che lo ha spinto in regime di bandiera gialla, mentre la #29 restava a motore spento, quel tanto che è bastato da concretizzare un vantaggio determinante. Anche questo è lavoro di squadra.

Dale Earnhardt Jr – convincente dal primo all’ultimo metro, l’uomo di Kannapolis è andato vicinissimo a cogliere quel successo che gli manca dal 2008. Lui e Steve Letarte possono comunque essere soddisfatti della forma mostrata e sperare di spezzare la maledizione quanto prima. Jr. occupa stabilmente la quarta posizione in classifica, ma una vittoria contribuirebbe non poco a mettere in cassaforte un posto nella Chase per la #88. Dale sapeva che si trattava di un tentativo alla “o la va o la spacca”, tanto che ha dichiarato di essere stato fortunato a rimediare una settima piazza perché la benzina sarebbe dovuta finire un paio di giri prima. La sconfitta brucerà anche meno ma è necessario continuare a remare. (altro…)