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Da guastare durante queste ferie natalizie…Senna non aveva mai vinto in brasile prima del 1991. La vittoria gli era sfuggita con la Lotus, squalificato nel 1988, aveva perso il primo posto nel 90 per un contatto banale con Nakajima. La pressione era tanta, i rivali, le Williams di Mansell prima e Patrese poi, fortissimi. Ayrton va in testa, resiste con un lungo tira e molla a Mansell. Poi quando Mansell si ritira, invece di godersi la vittoria in arrivo, iniziano i problemi. A meno di dieci giri dalla fine il cambio gli si blocca in sesta! Patrese comincia a recuperargli manciate di secondi. Ayrton lotta contro la sua auto…come faccia ad affrontare alcuni punti lenti di Interlagos in sesta è un mistero che va oltre la tecnica. Ad un paio di giri dalla fine anche uno scroscio di acuqa arriva a complicare il tutto, ma ormai la vittoria è li…Ayrton collassa quasi esausto nella sua auto nel giro di rientro. Troppo il dolore alle braccia provocatogli dal gestire il motore della sua McLaren con il cambio bloccato, troppa tutta la pressione di un’intera nazione su di lui ma che ora sta festeggiando sugli spalti alla follia. Sembra un’altra epoca, quasi un romanzo…ma succedeva solo 20anni fa…eccovi la gara completa.

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Domenica prossima il Gp del Brasile chiuderà il campionato 2011 di F1.
Venti anni fa Ayrton Senna vinceva il suo terzo ed ultimo titolo mondiale (il nipote Bruno e Felipe Massa ricorderanno la ricorrenza con un richiamo sul casco) e sempre nel 1991 il brasiliano coglieva la sua prima vittoria nella gara di casa.
Trattandosi di Senna il successo,già di per sè speciale, non poteva che avvenire,per la sua dinamica, in modo da assumere i contorni dell’impresa sportiva.
Ayrton,infatti, partito dalla pole e in testa per tutta la gara, nella fase finale del Gp cominciò ad accusare problemi al cambio perdendo progressivamente tutte le marce ad eccezione della sesta,che lo costringeva a rallentare vistosamente specialmente in uscita dalle curve lente.
Nonostante ciò riusci a controllare la rimonta della Williams di Patrese e a trionfare, superando anche l’ultima insidia della pioggia che cominciava a scendere negli ultimissimi passaggi.
La tv brasiliana Rede Globo aveva la possibilità di trasmettere le comunicazioni radio della McLaren di Ayrton e ciò consenti’ a tutti i tifosi di ascoltare l’urlo di Senna, con il quale, superata la linea del traguardo, quest’ultimo scaricò tutte le sue emozioni, in un misto di gioia, liberazione, ma anche dolore, per via degli sforzi notevoli che aveva sostenuto per (azionare prima e per tentare di sbloccare poi) il cambio.
Nonostante fosse molto provato fisicamente Ayrton raccolse le ultime forze sul podio per sollevare la coppa del vincitore, dimostrando anche in questo gesto piccolo ma simbolico, tutta la sua determinazione,carisma e voglia di vincere.
Nel video in alto vi proponiamo il racconto di quella gara da un estratto di Grand Prix del 2004, che a 10 anni dalla morte del brasiliano, ne ricordava le imprese più significative.
A seguire,invece, vi postiamo il video della telecronaca di Galvao Bueno per Rede Globo dell’ultimo giro, della bandiera a scacchi e del giro d’onore, con il famoso urlo di Senna e l’esplosione di gioia della torcida brasiliana,che coinvolge gli stessi commissari di pista che si abbracciano felici. (altro…)

Premessa. Prima che si possano scatenare fraintendimenti con gli “Hamiltoniani” e quindi conseguenti polemiche, voglio precisare che questo post non vuole criticare,offendere o denigrare l’inglese e che il contatto Hamilton/Massa di domenica scorsa serve soltanto e puramente come spunto per svolgere una considerazione di portata generale sulle valutazioni disciplinari dei commissari sportivi.
Sempre a scanso di equivoci si vuole, inoltre, ribadire quanto già riportato nei precedenti post e commenti dei giorni scorsi: ad opinione di chi scrive quel contatto è stato assolutamente non intenzionale e dovuto al fatto che Lewis,come dichiarato a fine gara, non ha visto Felipe (scusandosi molto sportivamente) e quindi bene hanno fatto i commissari a giudicarlo come semplice contatto di gara senza prendere provvedimenti disciplinari. (altro…)

BRABHAM BT 52 1983…non posso negare che sia la mia auto di F1 preferita.

Cliccate sulla foto per ingrandire. Se avete qualche richiesta di qualche cutaway fateci sapere…vediamo se riusciamo a rintracciarlo.

By Girogio Piola

Questa volta non voglio commentare le imprese dei nostri prodi in quel di Singapore. Ormai siamo,purtroppo, abituati a strafalcioni durante la telecronaca, disattenzioni,gossip, gente che è li per fare domande e non sa l’inglese. Oggi vorrei dire un grazie a mamma rai perché ieri sera sul canale del digitale terrestre raisport2 ha trasmesso integralmente la gara, con telecronaca del mitico Poltronieri, del gp d’Italia di f1 del 1977!

Che auto, che tempi, che telecronista soprattutto! Un tuffo nel passato ricco di emozioni che per noi nostalgici, vecchi cuori da corsa per dirla alla Donnini,giornalista di autosprint, ha aumentato la nostalgia per quelle gare vere, dove se per esempio non entrava la safety car per dell’olio in pista, ma vedi i piloti rallentare e gestire la situazione d’emergenza. Dove ci sono auto turbo,aspirate,6ruote,v10,v12,v8,  Non vado oltre su questo aspetto, altrimenti ne esce un confronto improponibile coi gp di oggi, ed i gp di oggi ne uscirebbero con le ossa rotte. Spero tanto che Mazzoni fosse a casa in divano davanti alla tv ieri sera ed abbia ascoltato il grande Poltronieri che, a parte qualche amichevole  “velata” gufata verso Mario Andretti alla fine, sperando si ritirasse per far vincere il mondiale a Lauda, ha condotto la telecronaca in modo impeccabile, senza gossip ne cavolate varie. Ricordiamoci che in quell’epoca non c’erano i tanti monitor dei tempi, replay ecc a disposizione oggi, non c’era twitter, ne internet, e la qualità delle immagini televisive non era in HD, quindi perdonabilissime a volte certi errori sul riconoscere qualche pilota in campo largo.Ve lo immaginate voi Mazzoni commentare da solo un gp? Io no, o meglio, l’ho sentito una volta per la gp2 e mi è bastato, speriamo non riaccada più. Se la rai volesse trasmettere quelle gare al posto delle ultime 5 che mancano alla fine del mondiale penso non si lamenterebbe nessuno, anzi. Tante volte bistrattata mamma rai, questa volta va lodata e ringraziata. Alla fine dei conti anche per le dirette attuali. Stonano solo Mazzoni, Stella Bruno  e certi commenti patriottistici pro ferrari difficili da capire di Pino Allievi e Cesare Fiorio, ma la quantità di ore trasmesse e la mancanza blocchi  pubblicitari durante i gp è da sottolineare positivamente. Forse quello che manca è una trasmissione che si confronti con il pubblico da casa in stile griglia di partenza. Godiamoci tutto questo sperando che anche da noi non si arrivi all’alternanza dei gp a pagamento con Sky. La F1 deve essere come le olimpiadi o i mondiali di calcio…deve essere trasmessa in chiaro.

Poltronieri se ci sei batti un colpo! Murray Walker è tornato a commentare un gp dopo molti anni tempo fa, perché non lo fai anche tu per insegnare a Mazzoni come si fa con il tuo stile mai urlato e mai banale?

Il bellissimo documentario di Oscar Orefici con storie ed immagini a cavallo del 1976 e 1977…da non perdere per l’incedibile quantità di video ed interviste ai protagonisti della F1 di quell’epoca!

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Guardate bene questa foto:

E’ Jarno Trulli alla guida della sua nuova Lotus…Che c’è di strano? Nulla…tranne che purtroppo quest’anno è rimasto solo lui tra i piloti in griglia a tenere alto l’onore italiano…e lasciatemelo dire è scandaloso…non Jarno..ma che non ci siano altri nostri piloti schierati al via della stagione 2011…in una F1 dove (ri)trovano posto venezeulani,messicani,belgi,indiani, noi che siamo il paese di Nuvolari, Ascari,Bandini, Alboreto,Patrese ecc (non li nomino tutti solo per motivi di tempo e spazio) non riusciamo da anni ormai a portare un giovane nella massima formula…ed è uno scandalo per un paese come il nostro che da sempre vive di motori.