Archivio per la categoria ‘irl’

Il pilota avignonese è stato “bacchettato” dall’autorevole sito Speed.com per la sua scarsa disponibilità con i media e i fans. Più di un decennio dopo la sua ultima gara di Formula Uno, Jean Alesi non ha ancora abbandonato l’atteggiamento che spesso deriva dall’essere un pilota di alto profilo sul più grande palcoscenico del motorsport“, ha infatti scritto il giornalista Marshall Pruett. Oltre che andare da e verso la pit lane dentro la macchina per evitare di camminare tra la folla, Alesi ha anche limitato la sua disponibilità ai media ad una piccola finestra alla fine di ogni giornata. In una pista dove è fondamentale l’interazione con i fan, un rookie si spera che faccia presto a comprendere che non solo la gente del posto non sa chi è, ma quelli che lo sanno possono velocemente rivoltarsi contro di lui se il proprio atteggiamento egoistico continua.”

Motorsportrants ha traslocato. Vi aspettiamo QUI

..Vediamo chi mi ricorda…Ah si…Fisichella che a Le Mans alla parata si nascondeva per non firmare autografi e dare la mano ai tifosi…Forse pensano di essere ancora in F1

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Ad undici anni da quel tragico 25 aprile 2001, tutta la redazione Motorsport Rants desidera ricordare così Michele Alboreto

Motorsportrants ha traslocato. Vi aspettiamo QUI

1981

Debutto in F1 al Gran Premio di San Marino 1981 con una Tyrrell 010-Ford

Al volante della Lancia Beta Montecarlo si classifica 8°, 2° di classe, al debutto nella 24 ore di Le Mans. Nel corso della gara divide l’auto con Facetti e Cheever

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Ciao ciao Indianapolis..Filippi fregato sul filo di lana dai dollari di Jurdain che guiderà al posto del nostro italiano nella mitica gara americana. Ci sono speranze per tutte le gare post Indianapolis, ma senza soldi è dura…Che nervoso,ma ci rendiamo conto? uno dei nostri più grandi talenti. Ma finchè viviamo in questa italia..che si eccita per Perez, e Bianchi..ci meritiamo questo…Sarebbe ora che anche i nostri italiani mandassero a quel paese i dirigenti della nostra federazione e chi non li sostiene…anche la stampa ed i media…Ricordiamoci ragazzi che i soldi per Uccio si trovano sempre…VERGOGNA!

Posto qui di seguito i tweet di Will Buxton, giornalista di speed tv ai gp di f1 e gp2…le sue poche parole spiegano meglio di qualsiasi cosa la situazione italiana…vergognamoci.

This is interesting. @RLLracing say that Jourdain will race the #30 car at the Indy 500. Entry List has RLL down for #15 (sato) and #4

What’s the deal? @RLLracing to run Jourdain in a third car with @LucaFilippiLF still in the #45?

With no Italians in F1, the 2 guys with a chance of making it in USA, @LucaFilippiLF and @giorgio_pantano, are struggling for sponsors

The Italians all cry about the fact there are no Italians racing at the top level, but where is their support? Where is their funding?

I guess there’s the Ferrari driver academy though… whose leading lights are French and Mexican. Forza Italia? Una barzelletta!

capito? siamo una barzelletta!

 

 

 

 

 

 

 

Si può pensare a tutto, ogni tipo di accorgimento, però questo video ci fa capire che l’imprevedibilità nel motorsport è sempre dietro l’angolo. Dallara ha lavorato moltissimo per evitare i decolli delle auto, tanto che le DW12 sembrano dei proto visti da dietro, eppure i decolli ci sono ancora… Motorsport is dangerous dicono gli ingelsi, molto molto più sicuro grazie al lavoro dei costruttori e delle federazioni, ma l’impoderabile può sempre capitare…

Un grosso in bocca al lupo ai protagonisti della indycar che domani iniziano la stagione. Lo facciamo tramite la canzone speedway at nazareth scritta da mark knopfler, ex leader dei dire straits,assieme a stefan johansson, e che parla di un pilota della indycarche nonostante tante difficoltà non molla e dall’ovale di nazareth….comincia il bello…

http://www.youtube.com/watch?v=praUaqWWLyk

After two thousand came two thousand and one
To be the new champions we were there for to run
From springtime in arizona ‘til the fall in monterey
And the raceways were the battlefields and we fought
‘em all the way

Was at phoenix in the morning I had a wake-up call
She went around without a warning put me in the wall
I drove long beach, california with three cracked vertebrae
And we went on to indianapolis, indiana in may

Well the brickyard’s there to crucify anyone who will not learn
I climbed a mountain to qualify I went flat through the turns
But I was down in the might-have beens an old pal good as died
And I sat down in gasoline alley and I cried

Well we were in at the kill again on the milwaukee mile
And in june up in michigan we were robbed at belle isle
Then it was on to portland, oregon for the g. i. joe
And I’d blown off almost everyone when my motor let go

New england, ontario we died in the dirt
Those walls from mid-ohio to toronto they hurt
So we came to road america where we burned up the lake
But at the speedway at nazareth I made no mistake

Eccovi la bellissima gara 2011 si st pete con la stupenda prova della pilotessa italo svizzera Simona de Silvestro

Premessa…ammiro e rispetto chiunque si metta alla guida dentro un abitacolo a 300km/h.

Detto questo….Dai nessuno pensa che la storia di Maria de Villota terzo pilota Marussia sia vera.. nel senso che la porterà a guidare nei gp a tempo pieno.

Ha dato certo visibilità al team, tanto da diventare trend topic su twitter, ma non penso sia la donna che la F1 cerchi. Qui ci vuole una nuova Lella Lombardi, o Desireè Wilson, non una nuova Amati.

Strano che il fiuto di Ecclestone non abbia portato nei tempi giusti una come Danica Patrick in F1…Bella, attraente per tifosi e sponsor, ma forse, sicuramente,più adatta alle gare su ovali, dove io sono convito, stupirà in molti in Nascar. Guardando il panorama rosa del motorsport ad oggi vedo solo l’italo/svizzera Simona de Silvestro capace di arrivare in F1

ed andare subito forte…

Anche Ana Beatriz sembra crescere bene,ma ad ora non ha dimostrato quelle capacità velocistiche che tutti attribuiscono invece a Simona. Sarebbe ora che veramente qualche team rischiasse di testare veramente una donna forte…dai io non penso che Simona sia più  lenta di un Petrov,lo ha dimostrato ampiamente…anzi sarebbe

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In F1 sono scomparsi, ma nelle gare endurance,indycar e nascar sono ben presenti ed essenziali. Di che parliamo? Di rifornimenti ovviamente. Dal divano di casa o dalla  tribuna sembra tutto facile, vediamo le auto girare,entrare e ripartire, ma come si arriva a programmare e gestire i rifornimenti? Mettiamoci nei panni di un ingegnere seduti al muretto. Le basi dei rifornimenti in gara si gettano prima della partenza quando durante le prove si è conosciuto quanto carburante l’auto usa per fare un giro. Qui presentiamo 3 piccole equazioni utilizzate dagli ingegneri.

Il primo dato da analizzare è il numero di pit stop necessari x affrontare la gara.

NUMERO PIT STOPS NECESSARI PER FINIRE GARA=

CARBURANTE NECESSARIO PER FINIRE GARA-CARBURANTE UTILIZZABILE AL GIRO        CAPACITÀ SERBATOIO

Man mano che la gara prosegue bisogna cominciare a gestire i molteplici stints di gara e per capire quanti giri si possono effettuare per ritardare al massimo la sosta l’equazione è la seguente

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Il rischio c’è ed è elevato. Tra qualche anno l’Europa perderà parte dei suoi gp nel calendario della F1. Bernie l’ha detto più volte che a lui, teams e FIA del vecchio continente interessa poco o nulla e nononostante le parole di Montezzemolo contro queste idea, che parla parla da anni ai tifosi ma non combina mai niente, vedi voce riduzione de biglietti, sappiamo tutti che finirà così. Ad oggi solo Montecarlo ,Silverstone,Ungheria e Monza sono al sicuro. E’ uno scandalo che una pista come SPA,l’università delle corse, sia sempre messa in discussione e che rischi di sparire dal calendario…e con essa il gp di Germania, d’Europa, di non vedere mai più un altro gp di Francia o di sognare di vedere ritornare in calendario locations storiche come Zeltweg o Brands.Io non vorrei vedere un alternanza Belgio/Francia…le vorrei entrambi. Ovvio che i mercati finanziari la fanno da padrone e dettano legge…ovvio che non siamo noi a decidere e tanto meno possiamo far cambiare idea a loro signori potenti, ma per una volta almeno facciamo sentire la nostra voce unita e dimostriamo il nostro disagio. Per questo abbiamo pensato ad un logo da condividere con voi amici tifosi e con chi come noi scrive in blog e siti. Un logo silenzioso, non urlato ma che dimostri che comunque noi non siamo indifferenti a quello che succede e alla storia che stanno cancellando…perchè parliamo di F1 ma lo stesso discorso potrebbe essere fatto per  il futuro mondiale endurance. Mettetelo pure nelle bacheche di facebook, nel vostro blog o sito, condividetelo e fatelo girare su Twitter…basta poco…non servirà? Almeno ci abbiamo provato e potremmo dire che noi non siamo stati a guardare, ma per una volta tutti uniti.
Contattatemi se volete il logo al mio indirizzo internet. rturcato@motorsportrants.com

Here below the article in english

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La Fia è da sempre molto attenta alla sicurezza dei piloti e l’attenzione verso ogni aspetto che concerne le attività in pista è aumentata di molto durante l’epoca Mosley e sta continuando ora con Jean Todt. Questo bellissimo manuale prodotto da Sid Watkins e dalla FIA Institute for motor sport safety che vi proproniamo serve a tutti i piloti, quelli alle prime armi,agli amatori…ma anche ai professionisti. Si parla di tutto dalla preparazione fisica a quella degli equipaggiamenti, a cenni di primo soccorso, cosa fare in caso d’incidente, passando per diete e doping. Una lettura interessante anche per il tifoso appassionato assolutamente da non perdere che vi consigliamo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qui di seguito potete scaricare il manuale in versione pdf…buona lettura:

Driver-Guide-2011

Autosport ha stilato la classifica dei migliori 50 piloti del 2011.Eccola. Voi che ne pensate? Io penso che Tony stewart meritasse il podio e Loeb qualche posizione più in alto. Inspiegabile poi la 18esima posizione di Webber o la decima di Rosberg. 2 soli piloti italiani in lista: Filippi e Bortolotti.

VETTEL – F1

BUTTON -F1

ALONSO-F1

TONY STEWART- NASCAR

FRANCHITTI- INDYCAR

WILL POWER- INDYCAR

LOEB -WRC

HAMILTON -F1

CARL EDWARDS- NASCAR

ROSBERG- F1

TOMCZYK- DTM

OGIER -WRC

WHINCUP V8- SUPERCAR

GROSJEAN- GP2/AUTOGP

LOTTERER -ENDURANCE

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Per natale ci regaliamo un altro on board…Nigel Mansell ed un giro mozzafiato nella pista di Portland durante i suoi anni in Cart

Come fatto in precedenza voglio proporvi anche questa volta il magazine della FIA che è sempre molto interessante e ricco di contenuti. Questa volta da segnalare un bel articolo sulle donne nel motorsport e una bella intervista a Tony Fernandes che parla del futuro della Catheram e del suo team.

Qui potete scaricare il magazine in formato pdf: InMotion-DEC2011

Grande giornata per i colori italiani oggi. Alex Zanardi ha conquistato la vittoria nella famosa maratona americana. Grazie Alex, ci ricordi sempre che nella vita l’importante è non mollare e provarci sempre. Grande esempio per tutti, sportivi e non. E ora le olimpiadi di Londra 2012?

Oggi voglio proporvi un pezzo scritto da un nostro caro amico e collaboratore. Si chiama Daniele e oltre ad essere un grandissimo designer (che ci sta aiutando con la grafica del nuovo sito, il logo è sua creazione) è anche un grande appassionato di motorsport e di corse americane. Daniele lo potete seguire su twitter @DanSanfy13 . Oggi ci propone una sua idea, una sua realizzazione per rendere più sicuri gli abitacoli indycar dopo il terribile incidente di Las vegas.La sciamo parlare Daniele e la sua creazione.
“Siamo reduci da una settimana nera per il mondo del motorsport. Inutile dire quanta tristezza ci ha lasciato la perdita di due ragazzi che si sono spenti nel pieno svolgimento della loro passione. Una passione per quel fascino irresistibile che solo la velocità emana. Un fascino che nasconde il suo lato peggiore, oscuro e così cinicamente pronto a mietere le sue vittime. Abbiamo perso due ragazzi per colpa di una serie di incredibili combinazioni. Sono stati spesi litri e litri di inchiostro, in questi giorni, a proposito della sicurezza durante le gare sulle piste di tutto il mondo. Si è detto qualsiasi cosa e si è pensato a un sacco di soluzioni lampo. A volte queste reazioni scomposte, in cui si cercano invisibili killer, si cercano colpe, si cercano scuse, servono a scacciare i propri fantasmi che puntualmente appaiono quando avvengono simili avvenimenti.
L’incidente avvenuto a Las Vegas a metà ottobre che ha portato via Dan Wheldon ha riproposto tutti i limiti di un tema mai sufficientemente sviluppato come la sicurezza. Per quanto si possa fare sembra sempre che manchi qualcosina. Abbiamo visto auto volare letteralmente dopo essere decollate sulle ruote posteriori di altre macchine. Abbiamo visto rottami incendiarsi dopo aver colpito le barriere. Abbiamo visto auto non riuscire a rallentare per via dei freni ghiacciati (certo, sugli ovali è un problema visto che non si usano). Abbiamo visto come le reti metalliche di contenimento riescano a strappare dall’auto pezzi di carrozzeria, di carbonio, parti metalliche e quant’altro. Abbiamo visto il palo di supporto delle reti impattare con il casco di Dan Wheldon. Tutta la collezione di tutto ciò che va evitato si è palesato sotto gli occhi di tutti sul tracciato nel Nevada.
Così i piloti, gli addetti ai lavori, i fans, tremendamente addolorati per il dramma vissuto hanno cominciato a chiedersi cos’altro va fatto per assicurare la vita dei piloti. Sicuramente in ottica 2012 la IndyCar ha studiato alcune soluzioni sicuramente interessanti che dovrebbero limitare il rischio “decollo” grazie agli orrendi, ma necessari, bumpers posteriori. Ma basterà?